martedì 3 febbraio 2009

Discorso inaugurale di B. Obama

Il Romanticismo

Il romanticismo si colloca nella prima metà dell’800, questo nacque nel momento in cui i popoli soggetti alle guerre imperialiste napoleoniche capirono di essere assoggettati, sentirono un recupero di valori della loro identità. Nasce quindi il concetto di nazione, si ripescano le radici nel medioevo, prima considerato negativamente. La nazione è un individualità politica. Questo romanticismo si differenzia da quello di Hegel naturalistico in Germania in cui c’è un legame anche di sangue. Negli sviluppi di questa concezione si ritornerà allo stato primitivo del popolo tedesco chiamato “folk”. Fichte parlerà sul piano educativo del popolo tedesco dicendo che educa alla libertà, molti diranno che fichte è caduto nel nazionalismo (una nazione prevale su un'altra).

Filosofia post Kantiana

Kant non fu ben compreso perché il suo linguaggio (filosofico) era un po’ impegnativo. Molti pensatori, tra cui Jacobi, studiarono Kant cercando di risolvere i problemi del noumeno, altri studiando il rapporto noumeno-fenomeno dissero che l’uomo usa le forme ma non le conosce…questi furono vicini all’idealismo. L’io penso fu trasformato in io creatore superando la spaccatura tra fenomeno e noumeno ad opera di Fichte.

L’Idealismo

è ritenuto da molti come la filosofia del romanticismo. Questa definizione è incompleta perché questa è solo la più nota. Nella prima metà dell’800 l’idealismo è diverso da quello platonico, si forma su un principio assoluto: l‘io puro, io assoluto (Fichte). In Hegel si chiamerà ragione, in Schelling si chiamerà assoluto. Questo principio assoluto è la ragione enucleata dal singolo individuo e portata all’ennesima potenza. E’ una ragione propriamente detta, è una coincidentia oppositorum, è essa stessa il tutto. L’individuo è un momento del divenire della ragione stessa che è infinita.

(tratto dal testo di N.Abbagnano "nuovo protagonisti e testi della filosofia")

Kant

martedì 11 novembre 2008

lunedì 10 novembre 2008