Sostanza, attributi e modi
1. Per causa di sé intendo ciò la cui essenza implica l’esistenza, ossia ciò la cui natura non può essere concepita se non come esistente.
1. Per causa di sé intendo ciò la cui essenza implica l’esistenza, ossia ciò la cui natura non può essere concepita se non come esistente.
2. Si dice finita nel suo genere una cosa che può essere limitata da un’altra della stessa natura. Per esempio diciamo che un corpo è finito perché ne concepiamo sempre un altro più grande. Così pure un pensiero è limitato da un altro pensiero. Ma né un corpo può essere limitato da un pensiero né un pensiero da un corpo.
3. Per sostanza intendo ciò che è in sé ed è concepito per sé: ossia ciò il cui concetto non ha bisogno del concetto di un’altra cosa dal quale debba esser formato.
4. Per attributo intendo ciò che l’intelletto percepisce della sostanza come costituente la sua stessa essenza.
5. Per modo intendo le affezioni della sostanza, ossia ciò che è in altro per mezzo del quale è anche concepito.
6. Per Dio intendo l’ente assolutamente infinito, cioè la sostanza che consta di infiniti attributi, ognuno dei quali esprime un’essenza eterna e infinita.
a cura di R. Cantoni e F. Fergnani, U.T.E.T., Torino, 1988, p. 85-86)
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